Parliamo di “collaborazioni”. No, non mi riferisco alle tue nuove Nike (realizzate in collaborazione con altri brand), ma a quel tipo di collaborazione che può avere un impatto significativo sul tuo business. Mi riferisco alla collaborazione tra i dipendenti!
I tuoi utenti sono molto più social rispetto alle precedenti generazioni di forza lavoro. Oggi chiunque – soprattutto i personaggi pubblici – sono presenti sui social. I social media, e in particolare YouTube, hanno rivoluzionato le regole del gioco e hanno reso tutti più accessibili.
Utilizziamo piattaforme come YouTube, Instagram e Facebook non solo per connetterci tra di noi, ma anche per apprendere gli uni dagli altri. I nostri influencer preferiti e i brand ambassador più famosi sono presenti su tutti i canali social disponibili.
Che si tratti di imparare a tagliarsi i capelli da soli (non lo incoraggiamo…) durante la quarantena o di trovare una ricetta per fare la pizza in casa (ecco, questo va già meglio…), una cosa è chiara: il social learning e la formazione collaborativa rappresentano ormai una realtà a cui siamo tutti abituati.
La buona notizia? Non c’è bisogno di reinventare la ruota, visto che sappiamo già cosa funziona!
- Cos’è la Formazione Collaborativa?
- Formazione Aziendale + Formazione Collaborativa
- I vantaggi della Formazione Collaborativa
- Per non dimenticare: La Curva dell’Oblio
- Un momento, c’è dell’altro: Strategie di Formazione Collaborativa
Cos’è la Formazione Collaborativa?
Molto probabilmente conoscerai già alcune applicazioni come Slack, Asana, Google Docs, Basecamp e Wrike. L’elemento che accomuna tutti questi strumenti è la loro capacità di promuovere la produttività attraverso esperienze social e collaborative.
I membri di un team contribuiscono tutti insieme al progetto, per raggiungere obiettivi comuni. Possono commentare, fare domande e dare un feedback immediato. Le strategie di formazione collaborativa rispecchiano proprio questo concetto.
La formazione aziendale collaborativa può avvenire in persona (pensa al tuo Sales Kickoff o agli esercizi di team building), oppure può avvenire attraverso l’eLearning, in modo simile alle ricerche che facciamo su Google o su YouTube per apprendere nuove skill (magari, anche leggendo i commenti degli utenti per conoscere le loro esperienze).
Mettendo insieme diverse idee e competenze, è possibile svolgere un lavoro in modo più interattivo. Persone diverse affrontano le sfide da angolazioni uniche, e sono proprio le differenze di approccio che contribuiscono a creare modi nuovi e originali di comprendere qualcosa.
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Formazione Aziendale + Formazione Collaborativa
Formazione Aziendale o Formazione Collaborativa? La risposta è semplice! Per garantire un training efficace, occorre necessariamente adottare entrambi questi approcci.
In passato, la maggior parte della formazione avveniva attraverso corsi formali di tipo “top-down”. Questo approccio offriva agli utenti un controllo molto limitato sulle modalità e sulle tempistiche di consumo dei materiali didattici.
Come sottolinea HR Technologist, secondo il Modello 70:20:10 la formazione formale top-down rappresenta solo il 10% del modo in cui le persone acquisiscono e conservano nuove conoscenze professionali. Il 70% della formazione avviene attraverso il lavoro, mentre l’altro 20% avviene in modo informale, attraverso l’interazione con i colleghi.
Questo significa che possiamo continuare ad usare la formazione formale, ma aspettarci che un approccio top-down permetta di acquisire e ampliare le conoscenze dei nostri utenti (al di là della comprensione di base) è semplicemente irrealistico.
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I vantaggi della Formazione Collaborativa
Lo scopo di un ambiente di formazione collaborativa è di rendere il training meno formale. Anziché lasciare che gli amministratori e le Risorse Umane prendano il controllo della situazione, gli utenti hanno la possibilità di partecipare attivamente al processo formativo. Offrendo loro la libertà di contribuire con nuovi contenuti e di suggerire materiali, gli utenti potranno integrare ulteriormente la loro formazione.
I tuoi utenti sono anche in grado di aiutarsi reciprocamente rispondendo alle domande, fornendo feedback e impegnandosi con i colleghi. In questo modo, la responsabilità della formazione non resta confinata esclusivamente nella to-do list degli amministratori.
Quando i tuoi utenti sono parte attiva di una community, possono cercare autonomamente i propri contenuti, ottenere feedback e crescere professionalmente. La migliore soluzione è quella di dare agli utenti il controllo del proprio percorso di formazione individuale e della learning experience nel suo complesso.
Ecco alcuni vantaggi della formazione collaborativa.
Il ruolo fondamentale degli esperti
Ci sono persone che entrano in azienda e rivoluzionano totalmente (in meglio!) qualsiasi incarico sia stato loro affidato. Ci vengono in mente alcuni membri della nostra famiglia Docebo (una su tutti: Francesca Bossi, CHRO, responsabile delle Risorse Umane). La loro energia è contagiosa, e la loro passione e la spinta a superarsi sempre di più stimola tutti gli altri a fare lo stesso. Sto parlando degli esperti in materia.
L’unica sfida che dobbiamo affrontare con questi professionisti sono i loro calendari (pieni di impegni): tutti noi vogliamo trascorrere del tempo con loro, ma è semplicemente impossibile. Anche se di solito non si tratta di persone che si limitano agli orari di ufficio (9:00/17:00), è comunque una fortuna poter prendere un caffè con loro e catturare un po’ delle loro conoscenze.
La giusta tecnologia rende più facile catturare le conoscenze di leader come Francesca, senza che il suo calendario sia stracolmo di appuntamenti. Nonostante lavori in Italia e Docebo abbia uffici in tutto il mondo, gli altri membri del team delle Risorse Umane possono accedere a una piattaforma eLearning nel flusso di lavoro per immergersi nei contenuti che lei stessa ha creato.
Il mentoring e il coaching sono una parte intima del processo formativo, e dato che i nostri esperti rappresentano uno standard di riferimento, offrono agli utenti un obiettivo a cui puntare. La possibilità di ricevere una formazione dai migliori professionisti del nostro settore è uno stimolo per gli utenti.
È un processo che ci coinvolge tutti insieme
Molti di noi lavorano da casa, soprattutto durante l’attuale pandemia. Anche prima che gli uffici da casa diventassero la “nuova normalità”, le organizzazioni avvertivano le difficoltà legate a una forza lavoro distribuita a livello globale. È difficile razionalizzare le comunicazioni, la formazione e il marketing.
In questi casi, gli strumenti di comunicazione sono il modo migliore per entrare rapidamente in contatto con qualcuno, ma molte delle informazioni che condividiamo su queste piattaforme vengono rapidamente perse o archiviate. Documenti, PDF, video, ecc. sono tutti facilmente condivisibili, ma spesso anche più facili da smarrire.
Le comunità in cui gli amministratori possono assegnare diversi team e canali ci permettono di passare da una semplice comunicazione a un vero metodo di formazione. Queste strategie offrono una maggiore visibilità, garantendo che tutte le informazioni condivise siano accurate e ottimizzate. Di conseguenza, i tuoi team globali avranno accesso ai giusti contenuti, indipendentemente dal luogo in cui operano. Questo assicura un allineamento perfetto con le aspettative del tuo brand.
Inoltre, cosa c’è di meglio se tutti i tuoi top performer riescono a condividere le migliori pratiche e a formare la tua forza lavoro, nonostante la distanza? Risposta: fondamentalmente niente! L’eLearning ti aiuta a superare le barriere, permettendoti di creare percorsi di mentoring tra i dipendenti in tutto il mondo (senza dover sostenere i costi di un’interazione professionale faccia a faccia). Una soluzione davvero all’avanguardia!
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Per non dimenticare: La Curva dell’Oblio
La maggior parte dei guru della formazione conosce il lavoro di Ebbinghaus e i suoi studi sulla Curva dell’Oblio.
La Association for Talent Development (ATD) ci aiuta a comprendere questo concetto in parole più semplici. Hermann Ebbinghaus era uno psicologo che ha dedicato i suoi studi al perché dimentichiamo e alla rapidità con cui avviene questo processo. È giunto alla conclusione che trenta giorni dopo aver appreso qualcosa, senza rafforzare questa conoscenza, è probabile che questa venga completamente dimenticata.
ATD aggiunge che “la conclusione naturale della curva dell’oblio è l’effetto di spaziatura”, il cui l’obiettivo è quello di rendere la formazione più facilmente assimilabile attraverso la spaziatura nel tempo. In questo modo, la persona è in grado di interiorizzare le informazioni apprese, per conservarle a lungo termine.
Quindi, come influisce tutto questo sul tuo LMS o sulla tua tecnologia formativa?
Il social learning e la formazione collaborativa sul posto di lavoro sono gli elementi che rafforzano la formazione. Attraverso l’interazione tra colleghi, l’apprendimento reciproco, il coaching, il training e i questionari, ognuno riceve le giuste “ripetizioni”. Quando gli utenti partecipano attivamente alla formazione collaborativa, si imbattono costantemente nelle stesse buone pratiche ripetute nei tuoi canali, il che aiuta la conservazione delle conoscenze.
La collaborazione ci aiuta a ribadire ciò che abbiamo già appreso una o due volte, e sentirlo dire da una terza persona è ciò che lo cementa. Questi rinforzi bite-sized aiutano i tuoi utenti ad acquisire una migliore padronanza di ciò che hanno appreso, per trasmettere le proprie conoscenze anche ad altri colleghi.
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Un momento, c’è dell’altro: Strategie di Formazione Collaborativa
Grazie alla formazione collaborativa, è possibile sbloccare le competenze dei tuoi utenti, incoraggiarli a scambiarsi le best practice, rafforzare le conoscenze tramite peer-review e favorire la condivisione del sapere tra i vari team.
Esistono diversi approcci per dare vita a tutto ciò: registrare demo, conferenze, webinar e conversazioni direttamente all’interno della tua piattaforma, per poi condividerle tra le tue community formative.
Inoltre, puoi usare i report predefiniti per individuare i dipendenti più coinvolti, gli esperti in materia e i contenuti generati dagli utenti che promuovono la diffusione del sapere in tutta l’azienda. Questi dati ti aiuteranno a valorizzare il lavoro dei tuoi utenti e a misurare l’efficacia del tuo programma di formazione.
Ecco alcuni ambiti in cui è possibile mettere in pratica queste strategie:
- Formazione dei Clienti: Crea un senso di comunità con i tuoi clienti, creando canali di contenuti selezionati e focalizzati sui loro interessi. Offri loro un luogo in cui porre domande e ottenere gli insight degli esperti.
- Formazione Rete Vendita: Sblocca le competenze di vendita al di là della semplice formazione formale, così da aumentare i ricavi e aprire nuovi canali di partner. Condividi demo registrate, sales call, storie di successo, strategie e altro ancora (direttamente nella tua piattaforma eLearning), per poi condividere questi contenuti con tutta la tua rete di vendita.
- Sviluppo e Retention dei dipendenti: Offri ai tuoi utenti un unico luogo in cui scoprire nuovi contenuti (sia all’interno che all’esterno della tua piattaforma eLearning), porre domande agli esperti e ricevere risposte. Pubblica le conversazioni a beneficio di tutti, aumentando così il coinvolgimento dei dipendenti e sviluppando nuovi esperti nella tua azienda.
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Takeaway
La collaborazione è la chiave per migliorare il lavoro dei tuoi dipendenti. C’è un motivo per cui i migliori cantautori, le icone della moda e i brand pubblicizzano le proprie collaborazioni! Due, tre e quattro teste sono sempre meglio di una. La Formazione e lo Sviluppo non fanno eccezione. Quante più conoscenze e competenze abbiamo tra i nostri utenti, tanto migliori saranno i risultati.
La collaborazione è il modo per ampliare ulteriormente le conoscenze dei tuoi talenti. E la parte migliore? È davvero facile promuoverla nella tua strategia di formazione aziendale!
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